venerdì 6 gennaio 2017

Puertorico, chi dominerà l'isola?

Strategia, attenzione, pianificazione, se i giochi che richiedono poca fortuna sono quelli che fanno per voi, allora Puertorico non potrà deludervi; ideato da Andreas Seyfarth,  ha ottenuto successo tra gli appassionati dei giochi da tavolo, al punto da meritarsi anche una “Anniversary Edition”.

I giocatori, da 3 a 5, occupando l’isola di Puerto Rico, ricoprono differenti ruoli e, per poter vincere devono riuscire a totalizzare il numero maggiore di punti; ogni giocatore ha a disposizione una tabella di gioco, che ripropone l’isola suddivisa in 12 aree in cui costruire un piccolo regno fatto di piantagioni ed edifici.



Il ruolo ricoperto varia di volta in volta (un giocatore sceglie per primo, poi sceglie quello a sinistra e così via) e, a seconda di quello scelto si deve comportare di conseguenza; tutti possono svolgere le varie attività, colonizzatore, costruttore, commerciante, sindaco, artigiano, capitano, cercatore d’oro e, chi ricopre quel ruolo, può farlo con dei vantaggi (per esempio, il costruttore costruisce con uno sconto). Nel caso in cui rimanessero “scoperti” alcuni ruoli, si farà in modo di attribuirgli un bonus in dobloni, in modo da incoraggiare il loro utilizzo nelle mani successive mentre il governatore, diventerà, nella gara dopo, il giocatore che succede in senso orario.

A seconda del numero di giocatori, va detto che il numero di dobloni, così come altri aspetti del gioco (distribuzione del materiale), variano.

I giocatori nel corso del gioco devono lavorare, coltivare e ricavare dalla loro opera dei punti o del denaro per proseguire nella “costruzione” dell’isola; la nave, che i concorrenti condividono, è a disposizione e permette di imbarcare i prodotti da esportare e da cui ottenere un profitto così come, il negozio, permette l’esposizione e la vendita di merci.

Dobloni e punti si ottengono commerciando ciò che si coltiva e, una volta guadagnati, possono essere sfruttati per ricavarne abilità oppure per dare l’avvio a ulteriori produzioni che aumentino le possibilità di guadagno.

Ogni partecipante non conosce i guadagni degli altri perciò può solo intuirli senza averne la certezza.

Perché il gioco arrivi alla fine, si deve verificare una di queste possibilità:  non ci sono sufficienti coloni per riempire la nave dei coloni, sono terminati i punti, un giocatore o il costruttore ha occupato i 12 spazi disponibili.

Chi avrà guadagnato più punti possibili, al termine risulterà vincitore e, in caso di parità, chi dispone di più dobloni e merci godrà di un vantaggio.

E’ un gioco cervellotico in cui la strategia la fa da padrona; solo giocando e rigiocando è possibile verificare quella che può risultare migliore delle altre anche se, a seconda degli sfidanti e delle situazioni che si definiscono all’inizio, una strategia vincente in una mano, può diventare inadatta in un’altra.

Nessun commento:

Posta un commento